4 Premio Letterario Teatrale "Nino martoglio" - 2007

Siamo giunti alla quarta edizione del Premio Letterario Teatrale Nino Martoglio Città di Priolo Gargallo, abbiamo voluto che in questi anni, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, il nostro teatro fosse vita per la città, un luogo dove non si va soltanto a vedere uno spettacolo, ma un luogo dove, meglio che altrove si sviluppa la socializzazione e la convivenza civile.

Un luogo dove la cultura non si esercita in modo astratto, ma opera direttamente a contatto della sensibilità umana, un luogo dove i concetti prima di essere cultura sono vita di ognuno di noi e del nostro vissuto personale. Se la civiltà di un popolo si misura anche dal numero dei suoi teatri e dal numero dei suoi spettatori, pensiamo di poter affermare, in questi anni, di aver dato un piccolo contributo alla crescita morale e civile della nostra città, per il ruolo primario che abbiamo voluto dare alla cultura, con la consapevolezza che possiamo fare di essa una leva per lo sviluppo futuro.

Carmelo Susinni.

Componenti della giuria :

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I rilievi statistici sulla rassegna delle edizioni passate, hanno messo in evidenza come il teatro a Priolo Gargallo sia una realtà estremamente attraente, sempre più seguita dal pubblico locale e non. L’incremento sempre più crescente di presenze fa si che accanto agli spettatori affezionati e abituali si affianchino di continuo spettatori nuovi e curiosi. Questi dati gratificano gli sforzi del Cecap e dell’Assessorato Sport e Spettacolo e li spingono a superarsi ogni anno aumentando la quantità e la qualità dell’offerta. Il nostro sostegno si unisce all’entusiasmo di contribuire al benessere sociale e alla crescita culturale applicando il motto scritto sul frontone di uno dei più bei teatri del mondo: «Il teatro rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il dialetto dove non miri a preparar l’avvenire».

Alessandro Biamonte

 

Cari Cittadini, anche quest'anno in occasione dell'Estate Priolese la rassegna teatrale intitolata a Nino Martoglio rappresenterà, per il quarto anno consecutivo, una delle rassegne più attese e di maggior successo. Un così grande seguito per avvenimenti a carattere culturale, è per me motivo di orgoglio soprattutto quando questi avvenimenti crescono e migliorano nel tempo un segno inequivocabile, a mio avviso, della crescita della nostra comunità. Un elogio va quindi all'ass. Cecap che ha creduto in questa iniziativa e si è impegnata in questi quattro anni, insieme l'Amministrazione Comunale, affinchè la rassegna teatrale avesse uno standard qualitativo degno del nome che porta. Un grazie va soprattutto ai Cittadini di Priolo che sempre numerosi e con grande senso di partecipazione danno la migliore risposta a chi sostiene che in questo Paese la cultura è morta, purtroppo si può anche negare la realtà quando l'egocentrismo rende cechi davanti all'evidenza dei fatti. Quindi vi aspetto ancora più numerosi per ribattere in maniera decisa alla voce di chi tiene prigioniera la cultura nel cassetto di casa propria.

Dr. Massimo Toppi



VALUTAZIONI DELLA GIURIA E MOTIVAZIONI PREMI

La Giuria ha valutato le opere proposte dai partecipanti della quarta edizione del premio Letterario Teatrale Nino Martoglio città di Priolo Gargallo, decidendo all’unanimità di assegnare i premi che l’associazione culturale Cecap con il patrocinio del Comune di Priolo Gargallo, ha istituito.

Non di meno, la Giuria desidera esprimere un convinto apprezzamento per la qualità complessiva delle proposte, che si sono distinte tutte per maturità artistica e coerenza di contenuti. Il teatro ha dimostrato di saper mantenere viva la memoria e far parlare il presente. Dalle compagnie partecipanti è emerso un ricco panorama di contenuti che, attraversando momenti brillanti e linguaggi teatrali nostrani assai diversificati, hanno saputo indicare il teatro come strumento di straordinaria cultura e di civile comunicazione.

In considerazione di questa ricchezza, la Giuria è consapevole che giudicare è certamente compito assai difficile, specie quando il giudizio deve esprimersi per compagnie teatrali i cui protagonisti hanno operato con sacrificio e abnegazione per offrire il meglio allo spettatore.

Purtroppo giudicare significa, a malincuore, fare delle scelte con imparzialità e coscienza. Tali scelte emergono da ciò che i partecipanti hanno saputo trasmettere in termini di emozione, capacità e bontà dell’opera proposta.

Di una cosa siamo certi; l’aver operato con lealtà e coscienza scevri da ogni pregiudizio e soprattutto con rispetto dovuto a tutte le opere proposte e ai sacrifici sopportati dai protagonisti che, ancora una volta, ci hanno fatto vivere delle serate di esaltante spettacolo.

La Giuria proclama i seguenti vincitori della rassegna teatrale giunta alla quarta edizione del Premio “Nino Martoglio”

 

 

Premio alla Migliore Scenografia assegnato allaCompagnia ‘A ZAGARA di Augusta, che ha rappresentato la commedia “Ecco la sposa” di Ray Cooney e John Chapman, regia di Andrea Sciuti.

Giudizio:

La compagnia è riuscita a trasmettere interpretativamente la vita reale e quella teatrale, scandita da ritmi frenetici. Tutto ciò è stato rappresentato sul palcoscenico con un effetto scenografico efficace che ha dato un attinente risalto alla coralità interpretativa.

Premio al Migliore attore protagonista assegnato a Nino Sapienza del Gruppo Indipendente e volontario del Sano Divertimento S. Agata di Militello (ME), che ha rappresentato “L’albergo re di denari” di G. Toscano, regia di Teresa Corpina e Lina Blandi.

Giudizio:

Commedia comico brillante ispirata all’opera “L’albergo del silenzio” di Edoardo Scarpetta, nella versione dialettale siciliana di G. Toscano. L’attore Nino Sapienza ha saputo interpretare il ruolo con una capacità ironica, specie nei momenti difficili con una imprevedibilità che ha fatto del protagonista l’autentico mattatore della scena.

 

Premio al Migliore attore caratterista assegnato a Giusy Di Mauro della Nuova Compagnia Teatrale Priolo Gargallo, che ha rappresentato la commedia “l’Aria del continente” di Nino Martoglio, regia di Giancarlo Guzzardi.

Giudizio:

Commedia comico brillante di Nino Martoglio, in cui tutti gli attori sono stati capaci di esaltare la trama. L’attrice Giusy Di Mauro ha saputo pienamente recitare il ruolo della “continentale carrapipana” con l’esclusivo uso della gestualità e mimica.

Premio al Migliore attore tra i giovani assegnato a Barbara Milana della Accademia Teatro Popolare di Canicattì (AG), che ha rappresentato la commedia “Storie di famiglia”di A.R. Giusti, regia di Aurelio Milazzo.

Giudizio:

Commedia dialettale con trama che ha messo in luce il contrasto tra l’avidità di Antonia e la generosità del protagonista Isidoro, manifestatasi nel salvare Vanna da una vita di stenti. Proprio Vanna nonostante la giovane età è riuscita a calarsi in maniera autentica ed espressiva nel suo ruolo.


Premio alla Migliore regia assegnato a Domenico Maria D’Agata, della compagnia Amici del teatro di Priolo Gargallo, che ha rappresentato “Famigghia bona, decaduta ma distinta”, dal San Giovanni decollato di Nino Martoglio, riscrittura del testo D. M. D’Agata, regia di Domenico Maria D’Agata.

Giudizio:

Il regista ha riscritto l’opera di Nino Martoglio, riuscendo a trasmettere al pubblico la sicilianità di circa un secolo fa, attraverso momenti scenici ben eseguiti dagli attori. Buona la correlazione tra luci, musiche e costumi. Ben sincronizzati gli effetti sonori.


Premio Speciale della Giuria assegnato a Enzo Firullo della compagnia teatrale la Comica di Siracusa, che ha rappresentato la commedia “Cosa bolle sotto il letto” di E. Firullo, regia di Enzo Firullo.

Giudizio:

Enzo Firullo regista della compagnia teatrale La Comica, ha partecipato più volte alla rassegna teatrale “Nino Martoglio”, ed ha sempre offerto nelle varie rappresentazioni proposte, una forte e caratteristica capacità corale e interpretativa delle opere, facendo vivere agli spettatori una verace sicilianità con trasporto emozione e phatos.


Premio alla Migliore compagnia assegnato alla compagnia Piccola Accademia Teatro Giovani di Siracusa, che ha rappresentato la commedia “U sapiti com’è” di F. S. Agnetta, regia di Sebastiano Rabbito.

Giudizio:

Commedia dialettale con trama pronta ad esaltare “la diversità” intesa come eccezione positiva del valore della persona. La compagnia ha saputo, con la sapiente opera del regista, trasmettere al pubblico in modo a tratti divertente e a tratti commovente e drammatico il messaggio della “diversabilità” che veicola in maniera non sempre positiva nella nostra società cosiddetta “globale”.

La rappresentazione ha spinto tutti noi a riflettere: riflettere per imparare ad accettare la diversità, riconoscere le differenze, saper ascoltare chi non la pensa come noi, capire ciò che è importante e accettarsi ed accettare l’altro così com’è, ed accoglierlo quindi nella diversità.


Il Presidente di Giuria

Vanda Olimpia Ferrigno

Priolo Gargallo 15/09/2007

 


 

Articolo sul quotidiano La Sicilia

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